1996 "LA CENA DEI CRETINI" di FRANCIS VEBER con G. PAMBIERI ED E. BERUSCHI regia di F.CRIVELLI TEATRO ELISEO
"Attenti a chi viene a cena". Se per una banale discussione di una sera una moglie lascia il tetto coniugale, se per un misterioso segno del destino un importante editore di Parigi resta bloccato in casa per un improvviso "colpo della strega" proprio la sera in cui dovrà riunirsi con un gruppo di amici per una cena alla quale è stato invitato un personaggio considerato un emerito "cretino", se quell'invito arriva nella ricca casa del grande editore malato nonché turbato dal litigio con la moglie...... insomma tanti se, che assemblati insieme fanno scattare l'incontro catastroficamente travolgente tra due persone che parlano linguaggi diversi e vivendo in ambienti diversi comunicano tra loro e provocano i più esilaranti equivoci. La famosa battuta dei fratelli De Rege "vieni avanti cretino" è forse ricorsa nella penna dell'autore, Francis Veber anche se nella commedia questa frase non è mai pronunciata; perché la storia che si snoda per i due tempi de La cena dei cretini è appunto lo scontro tra due "clowns": l'intelligente (forse) e il cretino (forse) l'augusto e il bianco. Ma solo alla fine ci si potrà rendere conto chi sia l'intelligente chi il cretino; pare che ai primi anni del '900 nel movimento dei surrealisti gli amici poeti organizzassero "cene" dove un inviato particolarmente indifeso, cioè "cretino" divenisse la vittima prescelta, l'oggetto di divertimento della serata conviviale.